Velletri Libris, Alan Friedman, il prezzo del futuro e la dura realtà: “Il mondo è complesso e servono soluzioni complesse”
Velletri – Comprendere le radici della crisi economica e della situazione globale per prepararsi al futuro:
questo il tema dell’ultima serata della rassegna “Velletri Libris”, ideata e realizzata da Mondadori Bookstore Velletri-Lariano-Genzano-Frascati-Cisterna e Fondazione De Cultura. Ospite domenicale al Chiostro il giornalista Alan Friedman, editorialista e conduttore televisivo, autore del saggio “Il prezzo del futuro” edito da La nave di Teseo.
Nell’anteprima della serata, dopo la consueta retrospettiva sui vini a cura di Massimo Morassut del CREA Viticoltura/Enologia, nuovo appuntamento con gli “Scritti dal Territorio”: ospite Ciro Gravier, docente e scrittore nonché membro del GAV Gruppo Archeologico Veliterno e già presidente del Comitato per il Bimillenario Augusteo, che ha presentato “Augustus” (De Cultura).
Un libro che narra la vita del principe Ottaviano Augusto dalle sue radici, saldamente ancorate a Velletri, fino alla ribalta alla guida dell’impero romano in uno dei suoi periodi più floridi. È arrivato dunque il momento di Alan Friedman, ospite atteso, e del suo saggio. A introdurlo Aurora De Marzi, che ha poi lasciato la parola al moderatore Emanuele Cammaroto. Quest’ultimo ha sottolineato subito come il libro non sia un trattato di economia quanto un’indagine giornalistica e un’esposizione puntuale e concreta dei fatti. “A questo libro”, ha detto Friedman, “ho dedicato un anno e mezzo di interviste sul futuro del Paese cercando di dare una spiegazione sul perché l’Italia e i governi degli ultimi decenni non hanno voluto o potuto fare una moralizzazione dell’economia e creare un sistema che dia più opportunità ai giovani e ai consumatori”.
Sono stati intervistati”, ha continuato l’autore, “ministri, banchieri, creditori, commissari. Si parla della rassegnazione dei giovani e del cinismo, talvolta giustificato, di chi non vota. Il problema è che non votando si dà spazio ampio al populismo”. Proprio su quest’ultimo argomento, il giornalista ha voluto aprire una digressione: “Cosa intendiamo per populismo? Io intendo qualcosa che è arrivato sempre allo stesso modo, in tutta la storia europea e americana. Quando ci sono grandi guerre e crisi finanziarie, o in generale un trauma collettivo della società, emerge un leader che con demagogia propone soluzioni facili. Basta una ‘flat tax’, una ‘quota 100’, e il pubblico è ingannato. Il mondo è complesso e non esistono soluzioni facili, servono soluzioni complesse.
Purtroppo il populismo può durare anche quindici o venti anni, e spesso si ispira ad altri periodi come il Ventennio”
Tra i temi affrontati nel saggio anche quello della condizione femminile: “Il capitolo che ho dedicato al prezzo del patriarcato e all’economia della disparità di genere è uno dei più sentiti, per me. In Italia le donne che sono nella forza lavoro rappresentano il 52% del totale, mentre la mediaeuropea è del 67%. Questo già dice molto. L’economia, però, porta solo a numeri e cifre e bisogna invece fare anche un viaggio nell’antropologia sociale del paese e nel maschilismo e nell’atteggiamento misogino che è purtroppo nel DNA degli uomini italiani. Nel libro provo a spiegarlo, il fenomeno è molto complesso”.
Friedman si è dunque spostato sulla situazione politica, non intesa come semplicemente qualcosa di relativo ai partiti, ma come modalità di gestione della cosa pubblica: “abbiamo tante crude realtà.
Un’altra, ad esempio, è il baronismo delle università dove capita sempre più spesso che facciano carriera molti mediocri per consolidare il potere di chi lo detiene già. Ecco perché non ci sembra normale e dobbiamo dedicare le prime pagine alla notizia che la Sapienza ha un rettore donna”.
Lo scopo del volume, comunque, non è solo quello di sollevare problemi ma anche proporre linee da
seguire: “è un j’accuse con delle ricette su come si può migliorare la situazione. Certo, se adesso l’Italia va verso un governo di estrema destra dove si copiano esempi omofobici e misogini come quello di Trump in America, la situazione è seria”.
La serata è terminata con il firma-copie e le foto-ricordo, a cura di Edoardo Amati, scaricabili sulle pagine social della rassegna “Velletri Libris”. Il prossimo appuntamento è venerdì 5 agosto, dalle ore 20.00 con la degustazione enogastronomica gratuita. Spazio alle 20.40 agli “Scritti dal Territorio” con Alessandra Grecco Russo e il suo “Sapore Rosso” e alle 21.00 la presentazione del saggio di Paolo Crepet. Sarà l’ultimo appuntamento prima della pausa di Ferragosto, per poi tornare al Chiostro il 30 con Veronica Pivetti. L’ingresso alla Casa delle Culture e della Musica è, come sempre, libero.