Castelli Romani, Bosu (Popolo della Famiglia): “Messe ancora chiuse, siamo all’oltraggio”
Sabrina Bosu, responsabile del Popolo della Famiglia dei Castelli Romani, esprime il proprio sdegno per l’ennesimo ritardo nella ripresa delle celebrazioni liturgiche.
“Perfino i capelli hanno più valore della nostra anima per questo Governo, non c’è il minimo rispetto per il sentimento dei cattolici e si continua a ignorare addirittura la CEI, che aveva proposto un piano per le progressive riaperture. Conte e i suoi sfruttano la loro posizione per imporre regole in aperta violazione di quanto concordato con la Chiesa. Questo atteggiamento deve finire immediatamente, è inaccettabile e avrà serie conseguenze” afferma Bosu.
Mario Adinolfi, presidente nazionale del Popolo della Famiglia, contesta la decisione annunciata dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte di non consentire le cerimonie religiose nelle chiese.
“Conte annuncia la riapertura di tutto, assegna una data a ogni attività, persino per i centri massaggi. La libertà religiosa, invece, viene ancora del tutto calpestata. Funerali, all’aperto, con massimo quindici persone. Niente messe, chiusura sine die, non viene indicata neanche una ipotesi di data per la riapertura. Credo sia una plateale offesa al limite dell’oltraggio per milioni di credenti. Il Popolo della Famiglia è pronto a una mobilitazione nazionale che risponda a questo sopruso che ha precedenti solo negli Stati totalitari o massonici”.